FUNE DI VINCOLO

SI PRECISA CHE QUANTO ESPOSTO NEGLI ARTICOLI NON RAPPRESENTA, E NON PUÒ RAPPRESENTARE, NÈ LE POSIZIONI DELLA SEZIONE DI ROMA NÈ TANTOMENO QUELLE DELL'ASSOCIAZIONE, MA COSTITUISCONO MERAMENTE OPINIONI RIFERIBILI AL SOLO AUTORE.

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Un 25 aprile essenziale e molto significativo: da quest'anno, nel Campo della Memoria di Nettuno, i Paracadutisti del Rgt. "Folgore" hanno una Loro targa, vicino a quegli altri Soldati che hanno scelto la "parte sbagliata", quella perdente in tutti i sensi, della propria vita in primis, tanto che i reduci, ricordiamolo sempre, si definivano "involontari sopravvissuti".

L’accelerazione, brutale e avventurista, impressa da Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti alla situazione siriana arriva all’indomani delle pesanti accuse lanciate dal generale Igor Kornashenkov, portavoce del ministero della difesa russo, sul ruolo svolto da agenti segreti inglesi nell’organizzazione della provocazione riguardante il bombardamento con gas in Siria.

Può solo descriversi con l'aggettivo "emozionante" la celebrazione -liturgica e non- della Pasqua  cristiano ortodossa, e probabilmente lo è ancor di più agli occhi di chi vi assista per la prima volta. Secondo il culto della Chiesa cristiana d'oriente, che non segue il calendario 

Se è vero che la storia del nostro pianeta si distende su una linea ininterrotta che non conosce soluzione di continuità dal Big Bang ad oggi, è pur vero che gli uomini, al fine di orientarsi nell’infinità dei tempi, fin dall’antichità, hanno spezzato artificiosamente questa linea, individuandone, sulla base dei ritmi astronomici della terra, una scansione in giorni, mesi, anni, atta a

Ancora una volta eccoci qui, riuniti per rinnovare il nostro tributo di affetto e di stima a questo manipolo di indomiti soldati. Il loro esempio di coraggio e fedeltà ci ha additato un cammino dal quale non abbiamo mai deviato pur nel lungo periodo che ci separa dal loro eroico sacrificio.

Mentre si fanno i conti con le elezioni olandesi, continua il riassetto politico dell’Europa.  Vincono i nazionalismi ma il mainstream racconta la verità più comoda, cercando di trovare il buono anche davanti all’evidente arretramento dei partiti tradizionali europeisti. L’impotente stato d’inquietudine dell’establishment trova preciso riscontro nell’agitazione delle magistrature che,

Caro paracadutista,

stiamo per lasciarci alle spalle il 2016. Anche quest’anno è stato caratterizzato da un intenso, proficuo lavoro da parte della nostra Sezione: importanti, nuovi traguardi sono stati raggiunti grazie all’azione continua e coordinata di una "SQUADRA", che oggi, a buon diritto e proprio alla luce di questi traguardi, può finalmente definirsi tale.

Dopo decenni di sonno comatoso, anche l’italiano medio – quello che è turbato per la sconfitta della propria squadra in trasferta - inizia ad avvertire di essere precipitato in un mondo in cui la fantascienza è stata superata da una realtà spaventosa. Certo, chi fa parte della casta eletta vive sempre alla grande e continua a dire, esibendo in una tasca il quotidiano radical chic , che questo è il migliore dei mondi, il regno della libertà e della democrazia, dove chi non può avere figli potrà sempre avere un utero in affitto, dove si può disporre di tanto tempo libero, da impiegare nei viaggi, nello yoga e in altri impegni sociali di vario genere.

L'amicizia non deve essere intesa quale sentimento, ma come relazione complessa che si stabilisce fra un io e un tu. Nelle forme più primordiali, essa nasce sulle basi di un mero interesse materiale delle parti, ma la forma più nobile e più vera dell'amicizia (da qui in poi indicata semplicemente Amicizia, con la lettera maiuscola) è rappresentata dal rapporto che si stabilisce tra “buoni “.

21.09.09 h. 10.45 - Basilica di San Paolo fuori le mura - Roma

Sto per partecipare alle esequie dei sei paracadutisti caduti a Kabul. Ho indossato un completo scuro (mio padre, in queste tristi circostanze, faceva così). Via Ostiense è bloccata. Ci sono i vigili che deviano il traffico. Macchine blu parcheggiate in ogni ordine di posto. (bah, si saranno portati escort e veline).

Nell'aprile del 2014 Kiev ha lanciato un’operazione militare nelle province orientali per soffocare la rivolta della parte russofona del Paese contro il violento cambio di potere (fatti di Maidan).

Gli eventi bellici seguiti hanno coinvolto centri abitati, infrastrutture e larghe fette di popolazione inerme provocando la morte di migliaia di civili.

Pare esista un piano segreto UE per espellere 80 mila afghani a condizione che il governo di Kabul sia d’accordo a riprendersi gli indesiderati. In cambio, per i consenzienti, ci potranno essere “incentivi” di natura diversa come, ad esempio, la offerta di posti per i figli della classe dominante di quel paese nelle migliori università europee. Ho scritto “pare“ ma tutto ciò è dettagliatamente espresso in un articolo apparso nei giorni scorsi sul quotidiano inglese “The Telegraph”, il quale dichiara di aver avuto accesso ad un documento classificato “Eu Restricted” dello External Action Service.

Eravamo semplici fanciulli.

La neve chiudeva l’orizzonte, incappucciava i colmi dei tetti e aderiva a strati sempre più spessi sotto i nostri zoccoli.

Eravamo sicuri di aver visto san Giuseppe voltare all’angolo della strada.  A mezzanotte, la salita della chiesa era difficile da farsi.

Diritto a formulare considerazioni morali o spirituali ad altrui beneficio, non ne ho, lo so bene. Ho avuto la mia parte di miserie, di colpe e altre me ne sono state attribuite. Ne sono consapevole.

Ma arriva un’epoca nella vita di ogni uomo, in cui inevitabilmente lo sguardo si volge indietro e la mente, con fatica e dolore, tenta di comprendere le ragioni di ciò che è stato.

Spesso si sente parlare o si legge di “radici della nostra cultura”, intendendo significare con questo lemma le basi fondanti del cosiddetto pensiero occidentale, e quindi, almeno ancora ad oggi , anche della società e nazione Italia. E fin qui niente da eccepire: quest’uso della parola “radici” si rivela di pregnante efficacia comunicativa. Il termine evoca infatti alla nostra mente l’immagine di un albero che, spingendo il suo apparato radicale nel suolo,  trae dallo stesso le  sostanze nutritive indispensabili al suo sviluppo e la solidità necessaria per opporsi agli assalti delle intemperie. La sua gigantesca chioma, che frantuma la luce solare in incessanti bagliori, che ondeggia mollemente sotto spinta del vento e canta sommessa nelle giornate di pioggia,  è frutto del paziente lavoro di quelle radici che furono, all’inizio, spinta vitale del suo primordiale nascere e poi  strumento insostituibile del meraviglioso miracolo della sua crescita quotidiana.

Il 6 giugno 2015 la Sezione di Roma ha dato il suo solenne saluto alla Palestra “Folgore” di via Eleniana, palestra che dagli anni ’60 ad oggi ha visto correre, sudare, addestrarsi, numerosissimi allievi paracadutisti, divenendo naturalmente un luogo di profonde amicizie e “cemento” di rapporti camerateschi indissolubili. Una serata quindi particolarmente densa di significati e ricordi che, come di consueto, ha visto riuniti davvero moltissimi paracadutisti, investita di un’importanza affettiva e cerimoniale che ha significato qualcosa al di là dell’ordinario cameratismo e piacere di stare insieme. Ben prima dell’orario stabilito iniziano ad arrivare coloro che negli anni hanno frequentato i corsi ANPdI, e la Palestra di via Eleniana.

Stiamo veramente vivendo un periodo storico nel quale sembra, a rigor di logica, che chi gestisce le sorti del pianeta abbia perso il lume della ragione. Il motivo? E’ alquanto semplice, ma arriviamoci per logica deduzione esaminando alcuni aspetti principali.

alla Cerimonia di Commemorazione dei Paracadutisti del Reggimento Folgore.

Roma (Verano) 7 Giugno 2015

Signore Dio, Padre di tutti gli uomini e Signore degli Eserciti, noi ti ringraziamo per averci dato la possibilità di ritrovarci ancora una volta in questo sacro luogo a commemorare insieme i nostri giovani fratelli di ieri. Qualcuno dei nostri fratelli di oggi ci ha lasciato nello scorso anno ma, possiamo esserne certi , sono anche loro qui con noi per ricordare.

Poi  il momento arriva...lo capisci quando entri nell'aereo e ti siedi…sembravano solo progetti, parole, un impegno preso con il proprio orgoglio, e invece no…E’ tutto vero….come trent'anni fa….sospeso lì nell'aria dentro l’aereo….è tutto come prima e tutto differente…. Aereo piccolino e stai seduto su una panca… i tuoi fratelli sono come quelli di un tempo ma non sono loro… ed io?

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