Carissimi Paracadutisti, carissimi Soci,
essendo davvero da poco tempo “atterrato” nell'Associazione, mi corre l'obbligo, come suole dirsi in certe occasioni, di presentarmi brevemente a Voi tutti. Voglio subito ringraziare sentitamente per la fiducia che mi è stata conferita: il mio impegno cercherà di seguire, semplicemente, il solco dei Valori della Tradizione della “Folgore”, accanto a Uomini che a quei valori sono votati, e con i quali non potremo che lavorare con il massimo spirito di servizio, per il bene dei Paracadutisti militari e della Loro associazione.
Pur essendo stato tanti anni lontano dal mondo del paracadutismo, credo molto nel valore della coesione e della solidarietà, come vicinanza sia verso tutti Coloro che prestano, ed hanno prestato, Servizio nelle truppe aviotrasportate, sia verso la stessa Brigata “Folgore” di oggi, tutelandone anche la miglior considerazione ed immagine pubblica.
Quando prestai il mio servizio di prima nomina, nel 1991, dell'ANPdI mi era stata data l'idea del luogo dove “se vuoi continuare a lanciarti...”. Per me quindi l'immagine era più che altro quella, e forse anche perché non ricevetti alcuna comunicazione diretta che mi chiamasse esplicitamente ad entrare, in nome dei nostri valori, in questo sodalizio, non considerai la possibilità di farne parte. Poi un giorno, esattamente il giorno del vile attentato suicida di Kabul, costato la vita di sei nostri Ragazzi, ho sentito con forza il richiamo a stringermi attorno a Loro ed alle Loro famiglie, così come alla Brigata, con i Suoi Caduti ed i Suoi effettivi, che con occhi profondi e sinceri, continuano ancor più ad onorare un giuramento, urlato e silenzioso.
Entrai quindi in contatto, tramite il web, con quello che sarebbe dovuto essere il mondo dei Paracadutisti militari, ma trovai che non ne rispecchiava affatto il volto; così, piuttosto che ritirarmi nella delusione, continuai a cercare quel volto che, per citarne solo alcuni tratti, è serio e concreto, corretto e disciplinato, fraterno nel cameratismo, oltre che coraggioso, disinteressato, idealista ed umile. E non mi sbagliavo. Quel volto c'era e c'è ancora, perché molti Paracadutisti, seppur in congedo, continuano a dimostrare di essere una buona, se non un'ottima, testimonianza della “Folgore” che fu.
L'Associazione poi beneficia dei suoi Soci aggregati, che posseggono qualità personali e morali di eccellente livello, e che con il Loro impegno testimoniano, per tramite dell'ANPdI, un importante attaccamento alla Specialità.
Personalmente mi pare ci siano uomini e mezzi del tutto adatti per mettere nel mirino obiettivi positivi ed importanti. Come dicevo non conosco approfonditamente l'Associazione, e per questo nemmeno ne sono mai stato un detrattore o un critico: la famiglia stessa, ogni famiglia, è anche luogo di confronto oltre che di conforto. Credo sia intenzione di tutti di far sì che l'associazione divenga sempre più una casa per tutti i Paracadutisti, così come per coloro che li apprezzano e sostengono, e che il chiaro confronto, e la corretta dialettica tra noi tutti, siano utili alla miglior definizione ed acquisizione degli obiettivi.
Il cammino di tutti dipende dalla disponibilità di ognuno, e dobbiamo essere ancora una volta all'altezza di un compito che davvero richiede carattere ed impegno.
Per quanto riguarda lo spirito e la direzione di marcia, credo che tutti possiate esser d'accordo che si trovino chiarissimamente espressi negli scritti della penna di Adriano: a Lui, e così a tutti Voi, mi affianco, cercando ancora una volta di essere all'altezza della qualifica di Paracadutista.
Avrò forse modo di scrivere ancora su queste pagine, e quindi di farmi conoscere meglio; fermo restando chiaramente che siamo quel che facciamo e non quel che diciamo.
Anche per questo, quindi, da oggi il mio impegno cercherà di portare un beneficio all'Associazione e quindi a far sì che il nome “Folgore” sia sempre più un cemento, e l'Associazione un punto di riferimento, importanti per ognuno.