Il cuore di Nino Arena sta percorrendo la sua ultima corsa e, in un letto di ospedale, il nostro camerata, affronta l’ultima battaglia della sua vita. L’ultima di tante combattute con ardore e passione, e che allora sono sembrate perse: quella per l’”Onore d’Italia”, quella per l’ordine dei giornalisti e altre ancora. La sua recente autobiografia “Una vita spericolata” le racconta tutte.
Ma solo apparentemente perse perché col passare degli anni di ognuna di quelle lotte, Nino è risultato vincitore e il tempo gli ha reso giustizia. Punto di riferimento e infaticabile narratore delle gesta dei perdenti, ha rivendicato con successo la parità dei diritti nel paracadutismo di allora e di oggi,
mentre la mole e la qualità delle sue pubblicazioni, hanno chiaramente dimostrato l’insensata meschinità del rifiuto opposto dalla lobby dei giornalisti alla sua domanda di accesso a quell’ordine.
Voglio credere che Nino vincerà anche quest’ultima battaglia, la vincerà grazie al ricordo che lascerà di sé in ognuno di noi e perché, raggiungendo in quell’angolo di cielo il Comandante e i suoi ragazzi, tornerà con loro a sorridere e a guidare noi nel cammino sulla via da loro segnata.
Pubblichiamo quello che noi riteniamo essere il suo ultimo scritto, (leggi l'articolo: "Una Repubblica per tutti gli italiani (pdf)) steso in occasione del 66mo anniversario della battaglia di Roma e che non facemmo in tempo ad inserire nella busta ricordo. Quasi un presentimento dell’imminente fine, il lungo e puntuale elenco dei camerati scomparsi si conclude un una serie di puntini di sospensione ..., in attesa che qualcuno aggiungesse a quei nomi il suo.
Paracadutista Nino Arena: Presente!
Resterai nei nostri cuori, ti ricorderemo per la tua spiritualità e il tenace attaccamento ai nostri valori.