Messaggio inviato dal Gen. Marco Bertolini alla Sezione ANPd'I di Roma in occasione della cerimonia per onorare la memoria dei caduti del Rgt "Folgore" - Roma, 5 giugno 2011.
"Per impegni precedentemente assunti non posso essere presente di persona, ma desidero comunque associarmi moralmente nel ricordo dei paracadutisti italiani e più in generale dei soldati italiani, che 67 anni or sono si batterono valorosamente contro le forze alleate che prendevano terra nella testa di sbarco di Anzio e Nettuno, nel disperato tentativo di impedirne l’ingresso in Roma.
Si batterono con valore, appunto, contro una macchina bellica poderosa, meritando ammirazione e rispetto dallo stesso nemico e scrivendo col sangue una pagina di storia militare che non è giusto dimenticare. Anche se nessuno solleva ondate di sdegno per stigmatizzare l’oblio che circonda le loro vite e le loro morti, a noi spetta il dovere di non disperdere il senso del loro volontario sacrificio, nella certezza che anche le loro azioni concorrono – a pieno titolo – alla scrittura della nostra storia nazionale.
Ora che la loro generazione sta passando, raccogliamo quindi il testimone di chi li ha pianti, in totale isolamento, per lunghi decenni, aggiungendo il nostro dolore al dolore ormai dimenticato delle loro madri, spose, figli e commilitoni. Lo facciamo nella consapevolezza che la fiamma del loro stesso valore e del loro orgoglioso “passo in avanti” ancora balugina nelle azioni dei nostri soldati di oggi, impegnati a rendere onore – in silenzio e pericolosamente - ad una Patria facile all’emozione ed alla distrazione, ma non per questo meno degna del nostro impegno e del nostro amore."
Paracadutista Gen. Marco Bertolini