Caro Paracadutista, cari soci,
come ben sapete, a seguito delle gravi scelte dell’ENAC siamo stati costretti alla totale sospensione della attività lancistica e dei corsi di preparazione per il conseguimento della relativa abilitazione, corsi che hanno sempre rappresentato una parte essenziale dello scopo statutario del nostro sodalizio ed al contempo un’importante fonte di introiti, utili e necessari, per portare avanti l’Associazione stessa ed i suoi altri nobili scopi, quali la glorificazione della Specialità e la sua stessa tutela in ambito civile.
E’ stato evidenziato come anche la Presidenza Nazionale risenta fortemente della perdita di entrate determinata dalla sospensione delle scuole di paracadutismo e, nel contesto dell’ultima Assemblea Nazionale, si è vista costretta richiedere alle singole Sezioni un aumento di ben 10 euro del contributo pro capite da esse devoluto all’atto del tesseramento dei propri soci. In quella stessa occasione è stato sottolineato che, senza detto incremento, non sarebbe più stato possibile tener fede agli impegni sottesi allo stesso scopo sociale, anche nel porre in essere quegli eventi volti a mantenere vivo lo spirito aggregante che ci contraddistingue e che ci fa sentire Fratelli di ogni Paracadutista in ogni luogo d’Italia e del mondo: e credo che questo senso di affratellamento sia l’aspetto più pregevole e singolare del nostro sodalizio, e nessuno di noi può disconoscere che l’ANPdI sia un insostituibile strumento per noi tutti, così come per le stesse aviotruppe italiane.
Ciò premesso ti apparirà chiaro che, seppur molto del lavoro di cui la nostra compagine abbisogna è affidato alla davvero generosa (e silenziosa) disponibilità di quei volontari che mettono il loro tempo al servizio di tutti, ciò non basta a far fronte a tutte le necessità di un’organizzazione che attualmente, come per tutti noi e le nostre famiglie, subisce un notevole aggravio delle spese correnti derivanti dagli aumenti generalizzati dell’energia e dei servizi in genere, a cui come Sezione dobbiamo poter far fronte. Per rimanere poi incisiva la presenza dei Paracadutisti nella società civile, e nella capitale in special modo, abbiamo bisogno di proseguire nella realizzazione di eventi che continuino a dare un segnale forte della nostra presenza ed importanza.
Per queste ragioni quindi, sia per la mancanza degli introiti della attività lancistica, che per gli aumenti e per questo più consistente contributo da devolvere alla Presidenza Nazionale, ci vediamo a malincuore costretti, almeno temporaneamente, a chiedere ai nostri Paracadutisti e soci un maggiore impegno personale per continuare a far “volare il nostro aereo”, aumentando la nostra quota associativa di 15 euro annue. La nostra quota di maggiorazione sarà eliminata non appena riprenderemo la auspicata attività lancistica. Dati i tempi attuali definisco io stesso questa misura improvvida, poiché mette la nostra “famiglia” ed il nostro portafoglio in difficoltà, ma è di tutta evidenza che sia una misura necessaria perché, essendo il bollino d’iscrizione l’unica entrata attuale, solo tu per la tua parte, e tutti insieme coralmente, potremo assicurare la sopravvivenza dell’Associazione in questo difficile momento.
Comprendo che, all’atto del versamento, un totale di 50 euro potrà apparire un peso ma, così tanto per alleviare il rammarico con cui affronto la necessità di tale decisione, ho calcolato che questa somma rappresenta un contributo giornaliero di 0,138 euro, quindi una somma in definitiva esigua che però è finalizzata a sostenerci e salvarci tutti. Spero che ti sia di conforto pensare che, ora più che mai, potremo dimostrare che l’essere “racchiusi in quadrato fermissimo” costituisca ancora una volta il nostro splendido DNA e la nostra incrollabile forza. Colgo con estremo piacere l’occasione per formulare a te ed ai tuoi familiari, da parte mia e di tutto il Consiglio Direttivo della Sezione di Roma, i migliori auguri per le prossime festività natalizie e per un nuovo anno di rinnovata forza, fede e speranza.
par. Adriano Tocchi